Con il termine ludopatia si intende il gioco d’azzardo patologico (GAP), ossia il desiderio compulsivo di giocare scommettendo dei soldi.
Si deve specificare che quando si parla di ‘gioco d’azzardo’ non ci si riferisce solamente ai giochi che si possono fare all’interno dei luoghi notoriamente adibiti a tali attività come i casinò (le slot-machine, la roulette, i vari giochi con le carte), ma a tutte quelle situazioni particolari che permettono la possibilità di scommettere dei soldi in un’attività la cui vincita è, di fatto, pressoché totalmente aleatoria.
Se il gioco d’azzardo classicamente inteso (appunto quello che si fa nei casinò) è vietato sul territorio italiano, dunque illegale, sono invece ammessi e considerati legali tutta una serie di ‘giochi’, alcuni di essi proposti e finanziati direttamente dallo Stato, che non vengono comunemente definiti d’azzardo ma che, pure, sono fortemente connotati dalla componente aleatoria che può determinare la vincita: dalle varie tipologie di schedine e di scommesse sportive, al lotto, enalotto e Superenalotto, da Win for life a tutta la serie dei Gratta e vinci, dalle sale Bingo ai giochi on line (soprattutto il poker).
Con la definizione ‘gioco d’azzardo patologico’ o ‘ludopatia’ comunemente si indica un comportamento compulsivo che connota una vera e propria patologia poiché diviene centrale nella propria vita il desiderio di dedicarsi alle attività legate alla possibilità di scommettere ed alle emozioni (i giocatori parlano frequentemente di scarica di adrenalina) che si provano nei momenti topici del gioco. È il gioco che provoca piacere.