La scuola Bleger è in una fase istituente. Ci interroghiamo su come costruire uno spazio in cui sia possibile osservare dall’esterno le istituzioni.
Questo luogo è l’utopia. Noi ci ritroviamo qui, in questa utopia concreta, siamo il manifesto di molti desideri latenti che hanno percorso i sotterranei degli anni e sono emersi,come un fiume carsico in questo 25 aprile 2009.
Stiamo costituendo una scuola che forma al cambiamento,siamo impegnati da più di 20 anni in questo lavoro, ed abbiamo cercato di attraversare le istituzioni senza farci imprigionare seguendo la strada che ci ha indicato Rudi Dutsche quando diceva che per il movimento era necessaria una lunga marcia all’interno delle istituzioni.
Così ci ritroviamo qui, questa utopia è un laboratorio spaziale in costruzione, arriviamo per vedere la terra da fuori e questa vista, come diceva Ballard della terra vista dalla luna dopo lo sbarco, si iscrive nel nostro sistema nervoso come l’altrove.
Dunque stiamo pensando ad istituire una istituzione di formazione che permetta l’analisi istituzionale.
Come si apprende l’analisi istituzionale? E’ necessaria un’autoanalisi? Oppure c’è un laboratorio che può funzionare come uno spazio di analisi istituzionale?
Ma perché questo sia possibile il laboratorio deve essere spaziale, cioè fuori dalle istituzioni che vuole analizzare.
Questa è la nostra sfida.
C’è la necessità di un laboratorio di questo tipo per tutti coloro che ricercano nelle e sulle istituzioni.