L’esperienza
Questa breve comunicazione riguarda un progetto preventivo dalla sostanze stupefacenti che abbiamo chiamato “l’esperienza di apprendere” .
Il progetto, avviato nel 1998, e durato cinque anni, si è svolto a Gorizia. Era stato avviato a partire da una richiesta di un nucleo di professori delle scuole superiori che si erano rivolti a dei professionisti (la nostra equipe- quattro psicologi) che operavano da tempo in questo ambito terapeutico specifico.
Avevamo accolto questa prima richiesta e pur avendo la possibilità di centrare il nostro intervento sulle conoscenze specifiche della problematica tossicomanica, (che avrebbero sicuramente “accontentato” una curiosità diffusa che è sempre presente davanti ai temi confinanti con la malattia) sapevamo che le cose non sono mai esattamente come vengono presentate.
Per questo motivo abbiamo pensato che per soddisfare (veramente) la domanda era necessario mettersi tutti insieme a osservare i problemi, senza perdere di vista l’assetto principale dell’intervento preventivo, che per noi, era composto dalla triade che legava l’insegnante all’allievo nel comune compito di apprendere.
Valeva quindi la pena di passare dalla mera informazione sul tema inizialmente richiesto a qualcos’altro, qualcosa che aveva a che fare col riunirsi a vagliare insieme i problemi esistenti, esaminando attentamente e con interesse le difficoltà che gli insegnanti incontravano con gli studenti .
La sola informazione – infatti- non dà comprensione:
è solo la fatica comune di vivere l’esperienza (e coinvolgimento emotivo che ne deriva) che favorisce il vero apprendimento e questo poteva nascere solo dal lavoro insieme, in piccoli gruppi, in uno spazio dove poter legare ed elaborare informazione e pratiche quotidiane.